17 ottobre, 2007
Sulle orme dei "giusti": il concorso sbarca a Rieti
Nella ricorrenza della deportazione di oltre mille ebrei dal Ghetto di Roma (16 ottobre 1943), la Regione Lazio rinnova per il terzo anno il suo impegno nel diffondere la conoscenza della Shoah, presentando la prosecuzione del progetto “Il percorso dei giusti – la memoria del bene, patrimonio dell’Umanità”. Il concorso è rivolto agli studenti delle scuole medie superiori, che seguiranno un percorso di studi sulla Shoah, partendo dalla presenza degli ebrei in Europa e in Italia fino a giungere agli orrori dell’Olocausto e riflettere su totalitarismi e diversità.
Quest’anno il progetto quinquennale, giunto alla terza edizione, coinvolgerà le ultime due classi delle scuole superiori della Provincia di Rieti e riguarderà 271 studenti tra i 17 e i 18 anni, che dovranno presentare, entro il 10 gennaio del 2008, dei progetti elaborati sul tema della Shoah. Le tre classi giudicate migliori verranno premiate con un viaggio in Israele.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sede del Cosilam, consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti, dal presidente Piero Marrazzo insieme all’ambasciatore d'Israele in Italia Gideon Meir, il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, l'assessore regionale all'istruzione Silvia Costa e il presidente della comunità ebraica romana Leone Paserman.
“Oggi da Rieti vogliamo mandare un messaggio di pace – ha detto Marrazzo a una platea di oltre 300 studenti – perché non si ripeta mai più la parola Shoah nel mondo. E’ vero l’Olocausto appartiene al popolo ebraico e il dolore non si può sottrarre a chi lo ha vissuto, ma la responsabilità di mantenere viva la memoria è di tutti quanti noi. Vogliamo dare un piccolo contributo per ogni processo di pace. E affermare che è possibile dire di no ad ogni violenza o sopraffazione. Penso possa esistere la convivenza di due grandi popoli: l'israeliano e il palestinese”.
Infine il presidente Marrazzo ha ricordato i gesti provocatori di un gruppo di ragazzi italiani seguaci di Hitler che si sono fatti fotografare qualche giorno fa davanti ai forni crematori del campo di concentramento di Dachau. “E’ mia intenzione - ha detto Marrazzo – partire per Dachau con i ragazzi che hanno vinto le precedenti edizioni del concorso, per dimostrare che quella non è la gioventù italiana”.
A testimoniare l’interesse dei ragazzi è stata la proiezione di un video realizzato da un gruppo di ragazzi vincitori del primo concorso, che ha distanza di due anni hanno continuato a lavorare al progetto “Il percorso dei giusti”.
Dopo la proiezione del video, è stato presentato uno spettacolo teatrale per il progetto “Sentinelle di pace”, partito l’anno scorso con le scuole di Viterbo, che prevede spettacoli realizzati dalle attrici Francesca Gatto e Simonetta de Nichilo.
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