All'Opera per non dimenticare la deportazione degli ebrei del Ghetto, una pagina tra le più atroci della storia millenaria di Roma. Serata speciale, venerdì 19, alla prima del Wozzeck di Alban Berg. La rappresentazione sarà dedicata alla memoria dei 1024 concittadini che il 16 ottobre 1943 furono rastrellati a forza dai nazisti, gettati in vagoni piombati e portati nel campo di sterminio di Auschwitz.
Solo in sedici tornarono a casa, nessuno dei duecento bambini razziati sopravvisse. Il capolavoro del musicista viennese, con le sue cupe atmosfere e la condanna morale della tragedia bellica e del militarismo, è particolarmente indicato per ricordare ferite ancora aperte nell'anima della capitale e del Paese.
Wozzeck venne tra l'altro eseguito per la prima volta in Italia proprio al Teatro Reale dell'Opera nel pieno del secondo conflitto mondiale, il 3 novembre 1942 nell'ambito di una stagione di opere contemporanee, grazie a una scelta culturale che derogava ai diktat del regime alleato hitleriano: in Germania, infatti, le opere del compositore Berg (scomparso da cinque anni) erano state censurate come «arte degenerata». La direzione d'orchestra fu di Tullio Serafin, gli interpreti principali Tito Gobbi e Gabriella Gatti.
Il Teatro dell'Opera apre così le sue porte alla città per un nuovo allestimento che ai valori musicali e artistici aggiunge un alto significato civile. Nell'occasione, per la sola recita di venerdì, i biglietti sono stati eccezionalmente fissati a prezzi speciali tra i 10 e i 30 euro.
Con l'Orchestra e il Coro del Teatro (diretto da Andrea Giorgi) protagonisti sul podio il maestro Gianluigi Gelmetti, Giancarlo Del Monaco che firma la regia, le scene e i costumi e un cast di cantanti di classe internazionale. Nel ruolo del protagonista il baritono francese Jean-Philippe Lafont. Il personaggio di Marie tocca al soprano statunitense Janice Baird. Nella parte del Tamburmaggiore il tenore americano Richard Decker. Il disegno luci è di Wolfgang von Zoubek. Partecipa il Coro di voci bianche dell'Arcum diretto da Paolo Lucci.
Le repliche sono sabato 20 (ore 18), domenica 21 (ore 17), martedì 23 e mercoledì 24 (alle 20.30).
Per maggiori informazioni: www.operaroma.it
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