Guerra del Vietnam: Soldati americani entrano nel villaggio di My Lai ed uccidono circa 450 persone, in gran parte anziani, donne e bambini. Passerà alla storia come il massacro di My Lai.
Il massacro di My Lai, conosciuto anche come massacro di Song My, fu un massacro di civili inermi che avvenne durante la Guerra del Vietnam, quando i soldati statunitensi della Compagnia Charlie, della 11a Brigata di Fanteria Leggera, agli ordini del tenente William Calley, uccisero 347 civili - principalmente vecchi, donne, bambini e neonati. Il massacro avvenne il 16 marzo 1968 a My Lai, una delle quattro frazioni raggruppate nei pressi del villaggio di Song My, nella provincia di Quang Ngai a circa 840 chilometri a nord di Saigon. I soldati si abbandonarono anche alla tortura e allo stupro degli abitanti.
Come venne riferito da un tenente dell'esercito sudvietnamita ai suoi superiori, fu una atroce vendetta, che avvenne poco dopo uno scontro a fuoco con delle truppe Viet Cong che si erano mischiate ai paesani.
Il massacro fu fermato dall'equipaggio di un elicottero dell'esercito USA in ricognizione, che atterrò frapponendosi tra i soldati americani e i superstiti vietnamiti. Il pilota, sottufficiale Hugh Thompson Jr., affrontò i capi delle truppe americane e disse che avrebbe aperto il fuoco su di loro se non si fossero fermati.
Mentre due membri dell'equipaggio dell'elicottero - Lawrence Colburn e Glenn Andreotta - puntavano le loro armi pesanti contro i soldati che avevano preso parte alle atrocità, Thompson diresse l'evacuazione del villaggio. I membri dell'equipaggio vennero accreditati di aver salvato almeno 11 vite. Esattamente trent'anni dopo, i tre vennero premiati con la Soldiers Medal, l'onorificenza più alta dell'esercito statunitense per atti di coraggio che non coinvolgono il contatto diretto col nemico.
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