27 marzo, 2012

PROMEMORIA 27 marzo 1985 – A Roma le Brigate rosse uccidono l'economista Ezio Tarantelli


A Roma le Brigate rosse uccidono l'economista Ezio Tarantelli
Ezio Tarantelli venne ucciso il 27 marzo 1985, a pochi passi dall'aula dove aveva appena tenuto una lezione ai suoi studenti. Verso le 11.50 due individui lo colpirono con numerosi colpi di mitraglietta dopo essere salito sulla propria auto parcheggiata nel cortile della Facoltà.
L'assassinio venne rivendicato dalle "Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente" (BR-PCC) con un volantino lasciato sull'auto, in cui il professor Tarantelli veniva attaccato come teorico della predeterminazione degli scatti di scala mobile e come uno dei principali fautori della riforma strutturale del mercato del lavoro. Nell'Italia degli anni '80 il problema dell'inflazione era centrale, così come la soluzione della crescita continua di prezzi e salari; per risolvere questo problema era stata creata la cosiddetta "scala mobile", un sistema che indicizzava la crescita dei salari. Questo sistema però non era la soluzione, ma la concausa dell'inflazione, in quanto generava un'aspettativa di prezzi sempre crescenti, cioè una spirale autoalimentata: in altre parole ad un aumento di inflazione corrisponde un aumento di salari, ma nel frattempo i prezzi sono ulteriormente aumentati, e così via. L'idea di Tarantelli consiste nel rovesciare la questione: i salari non devono inseguire i prezzi, ma devono essere determinati a priori tramite un confronto tra parti sociali e governo, tenuto conto delle condizioni reali del mercato. In questo modo si fornisce al mercato un segnale chiaro su quanto cresceranno i salari in un determinato periodo di tempo, contribuendo in modo determinante a ridurre l'attesa di inflazione. Per il suo contributo lucido e innovativo era "sotto inchiesta" già da un anno e il suo nome faceva parte di un elenco trovato in uno dei covi dell'organizzazione criminosa. I processi accerteranno che l'omicidio venne organizzato e compiuto da esponenti del gruppo che lo aveva rivendicato.
Al Professor Tarantelli è oggi intitolata l'Aula Magna della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza e la biblioteca della Facoltà di Economia dell'Università della Calabria. Egli è inoltre ricordato da un monumento a forma circolare posto nel luogo dell'assassinio, nel cortile della Facoltà.

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