12 aprile, 2011

PROMEMORIA 12 aprile 1995 - Italia: sospende le pubblicazioni il quotidiano La Voce, fondato e diretto da Indro Montanelli


Italia: sospende le pubblicazioni il quotidiano La Voce, fondato e diretto da Indro Montanelli: le cause sono da ricondurre allo scarso interesse del pubblico e ai debiti accumulati
L'idea di fondare La Voce nacque quando Montanelli lasciò la direzione de Il Giornale l'11 gennaio 1994 (da lui fondato vent'anni prima) lamentando pesanti ingerenze direttamente da Silvio Berlusconi, suo ex editore e fratello di Paolo Berlusconi a cui aveva ceduto il quotidiano nel 1990. Silvio Berlusconi auspicava infatti una netta presa di posizione da parte della testata in favore della sua ascesa politica e per questo aveva fatto visita alla redazione invitando i giornalisti a sostenere la nascita di Forza Italia.
« Anche a costo di ridurlo, per i primi numeri, a poche pagine, riavrete il nostro e vostro giornale. Si chiamerà La Voce. In ricordo non di quella di Sinatra. Ma di quella del mio vecchio maestro - maestro soprattutto di libertà e indipendenza - Prezzolini »
(Indro Montanelli, Vent'anni dopo, Il Giornale, 12 gennaio 1994)
Tali pressioni furono respinte dal direttore che considerò la sua permanenza a Il Giornale non più possibile. Così Montanelli, all'età di ottantacinque anni, ricominciò con una nuova testata ispirata nel nome all'omonima rivista fondata da Giuseppe Prezzolini nel 1908. Con questo gesto Montanelli voleva affermare la sua libertà e indipendenza giornalistica, e le sue posizioni conservatrici, di una tradizione della destra italiana che non voleva identificarsi con la figura e la politica del suo ex editore.
I giornalisti de La Voce provenivano quasi tutti da Il Giornale: tra loro, nomi come Beppe Severgnini, Peter Gomez, Marco Travaglio, Luigi Bacialli, Giancarlo Mazzuca, Federico Orlando, Oscar Eleni, Francesco Battistini, Pietro Cheli, Luigi Offeddu, Aldo Vitali, Leonardo Maisano e altri. De La Voce fece anche parte, come critico cinematografico, Gianni Canova, al quale venne affidata da Montanelli in persona la sezione di critica cinematografica.
La proprietà della testata era suddivisa in tante piccole porzioni tra diversi imprenditori, uno stratagemma pensato da Montanelli per garantirsi la più ampia autonomia rispetto alla linea editoriale.
La Voce, che aveva sede a Milano in via Dante 12, si caratterizzava per le poche pagine quasi prive di pubblicità, numerose rubriche, molti articoli di opinione e per i fotomontaggi pubblicati in prima pagina curati da Vittorio Corona. Il successo iniziale fu grande ma, poco più di un anno dopo il primo numero, a causa di vari motivi (troppi costi, calo delle vendite in edicola, fuga dei pochi azionisti e inserzionisti, ecc.) la testata dovette chiudere.
L'ultimo numero uscì il 12 aprile 1995. I giornalisti de La Voce rimasero quasi tutti disoccupati tranne un pugno di "fedelissimi" che Montanelli riuscì a portare con sé al Corriere della Sera.

Nessun commento: