01 gennaio, 2007
Primo Gennaio 2007 - L'Italia entra a far parte, come membro non permanente, del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (in inglese Security Council in francese Conseil de sécurité) è l'organo che ha maggiori poteri delle Nazioni Unite, avendo la competenza esclusiva a decidere contro gli Stati colpevoli di aggressione o di manaccia alla pace. Si riunì per la prima volta il 17 gennaio 1946 a Londra. Lo scopo del Consiglio è stabilito dall'articolo 24 dello Statuto delle Nazioni Unite, al consiglio viene conferita "la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale".
Le decisioni del Consiglio necessitano di una maggioranza di almeno 9 dei 15 membri e di tutti i 5 membri permanenti.
Italia, Belgio, Indonesia e Sudafrica diventano membri non permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu per il biennio 2007-2008. Lo ha confermato il portavoce dell’Assemblea generale del Palazzo di Vetro, Gail Binder-Taylor Sainte. I quattro Paesi dal 1° gennaio 2007 prenderanno il posto di Danimarca, Grecia, Giappone e Tanzania. I nuovi membri non permanenti entrano nel Consiglio di Sicurezza per i prossimi due anni insieme ai cinque permanenti (Russia, Cina, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna) e ad altri cinque membri non permanenti già eletti (Congo, Ghana, Perù, Qatar e Slovacchia).
ITALIA LA PIÙ VOTATA - L'Italia si prepara così a entrare nell’esecutivo dell'Onu per la sesta volta nella storia delle Nazioni Unite. L'Italia è stata anche il candidato più votato: ha ottenuto infatti 186 voti su 192. Il Sudafrica ha avuto 186 voti come l'Italia, il Belgio 180 voti e l'Indonesia 158.
AMERICA LATINA incerta invece l'elezione del membro che rappresenterà l'America Latina al - È posto dell'Argentina. I candidati sono Guatemala e Venezuela, il primo appoggiato dagli Stati Uniti che si oppongono al presidente venezuelano Hugo Chavez. L'Italia, così come il Cile, ha deciso di astenersi nelle prime votazioni. Nella prima votazione il Guatemala ha ottenuto 109 voti contro i 76 del Venezuela. Per essere eletti però ne servono 124. In tarda serata, alla quinta votazione, il Venezuela ha strappato 83 preferenze, otto più del quarto round, contro le 103 del Guatemala, che si è aggiudicato tutti i confronti finora ma senza superare il quorum dei due terzi. Il recupero del Venezuela è stato salutato da un applauso fragoroso dall’assemblea. Nella quarta votazione il Guatemala aveva ottenuto 110 preferenze. Le prime tre votazioni erano terminate 109 a 76, 114 a 74 e 116 a 70. Il Guatemala ha l’appoggio degli Stati Uniti che premono per impedire al nemico venezuelano Hugo Chavez di sedere per un biennio nel braccio esecutivo dell’Onu. Colpo di scena alla sesta votazione: il Venezuela ha pareggiato il conto con il Guatemala. I due Paesi hanno entrambi ottenuto 93 voti. Un voto è stato ottenuto dal Messico. Niente di fatto neanche alla ottava votazione: il Guatemala è risalito a quota 102, il Venezuela è sceso a 85.
«VOTO STRAORDINARIO» - Massimo D'Alema, vicepremiere ministro degli Esteri, non ha risparmiato la sua soddisfazione per l'ingresso dell'Italia nel Consiglio di sicurezza. «Il nostro paese è stato eletto con un voto straordinario perché abbiamo ottenuto 187 voti a favore, 3 astenuti e 3 contrari, su 193 votanti» ha detto.
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