30 gennaio, 2007

PROMEMORIA 30 gennaio 2003 - Il Belgio da validità legale al matrimonio omosessuale


Un matrimonio viene popolarmente definito omosessuale, o gay, quando gli sposi sono dello stesso sesso. La nota e diffusa espressione -matrimonio omosessuale- infatti indica un regolare matrimonio, sia esso di tipo civile o religioso, i cui contraenti sono appartenenti al medesimo genere sessuale.
L'apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso è in tutto il mondo una delle principali rivendicazioni della militanza omosessuale. Tale richiesta politica è tesa ad eliminare completamente dalla legislazione qualsiasi disparità di trattamento fra eterosessuali e omosessuali.
Belgio
Dal 30 gennaio 2003 il Belgio è il secondo Paese al mondo che riconosce il matrimonio tra individui dello stesso sesso. Come in Olanda la legge sul matrimonio gay ha visto la luce quando il partito cristiano-democratici non era al potere.
Per alcuni mesi sono state in vigore restrizioni sugli omosessuali stranieri desiderosi di contrarre matrimonio, poi cancellate con una nuova regolamentazione in vigore dal 2004 che, prescindendo dal sesso delle coppie che vogliono sposarsi, richiede ad almeno uno dei partner la residenza in territorio belga da minimo tre mesi.
Inizialmente la legge belga non permetteva alle coppie omosessuali l'adozione congiunta di minori e nel caso di figli di uno dei partner lo sposo, o il convivente, dello stesso sesso non poteva diventarne genitore; ora le cose sono cambiate con una riforma in materia di adozioni approvata in via definitiva il 20 aprile 2006 che entrerà in vigore a breve.
Il 22 luglio 2005 il governo belga ha annunciato che in totale si erano sposate 2.442 coppie

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