16 gennaio, 2007

PROMEMORIA – 16 gennaio 1979 - Lo Scià Mohammed Reza Pahlevi lascia l'Iran e si rifugia in Egitto


Mohammad Reza Pahlavi (26 ottobre 1919 - 27 luglio 1980) è stato l'ultimo scià di Persia. ha regnato tra il 1941 ed il 1979. Nacque a Tehran, in Iran. Il potere assoluto Nel 1951 fu fatto Primo Ministro Mohammad Mossadeq il quale entrò in forte contrasto con lo scià che non condivideva la sua politica economica. Nel 1952 il Parlamento accettò una legge di Mossadeq contro il volere dello scià, che tuttavia infine la promulgò senza avvalersi del suo diritto di veto. Mohammad Reza Pahlavi entrò sempre più in rotta di collisione col suo Primo ministro, che con la legge del 1952 aveva sfavorito gli Stati Uniti sul piano economico. Nel 1953 Mossadeq costrinse lo Scià a lasciare il paese dopo aver nazionalizzato l'industria petrolifera, ma questi ordì un contro-colpo di Stato con l'appoggio dalla CIA e dal SIS britannico. Il Primo Ministro fu rovesciato, Lo Scià sospese le garanzie costituzionali e assunse i pieni poteri. Lo Scià aveva 34 anni ed era padrone incontrastato della Persia, ma l'opposizione non rinunciava a contrastare il suo assolutismo.
Reza Pahlavi quindi attuò una forte repressione contro i gruppi religiosi che si erano opposti alla sua riforma agraria (la cosiddetta "Rivoluzione bianca") che aveva espropriato molti beni di mano morta controllati dalle gerarchie religiose. Contro di esse furono messe in atto torture e numerosi esponenti religiosi furono uccisi o costretti all'esilio. Nel 1963 l'ayatollah Khomeini (1900 - 1989) organizzò una congiura contro la Scià ma la congiura fu scoperta e Mohammad Reza Pahlavi, con un gesto di insolita generosità, decretò solo l'esilio per Khomeini. Deposizione Mohammad Reza Pahlavi attuò una politica economica estremamente favorevole agli Stati Uniti, permettendo alle multinazionali di sfruttare le risorse del paese e provocando così un forte malcontento tra la popolazione, che mal sopportava il suo regime assoluto e le repressioni che lo Scià affidava alla sua polizia segreta (SAVAK).
Numerosi tentativi di assassinio o di colpi di stato furono organizzati, soprattutto da gruppi religiosi islamici, cui lo Scià rispose con una repressione senza precedenti. Si calcola che dal 1953 al 1978 diverse centinaia di migliaia di persone siano state arrestate per reati politici e forse 300,000 torturate. Migliaia vennero uccise perché protestarono e molte altre migliaia furono giustiziate. L'opposizione esplose a fine 1978: Khomeini riuscì a ritornare in Persia (dopo un lungo esilio nella Citta Santa irachena di Najaf) e i soldati passarono dalla sua parte.
Mohammad Reza Pahlavi tentò di trattare ma nessuno era disposto ad accoglierlo. Nel 1979 fuggì dalla Persia e si rifugiò precipitosamente negli Stati Uniti dove Carter gli concesse asilo politico.
Una leggenda vuole che l'antico re persiano Shapur I fosse immortale, e che ancora oggi viva tra di noi, si presume in una nazione europea. Ma di questa leggenda non si hanno notizie attendibili.

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