27 gennaio, 2007
GIORNATA DELLA MEMORIA sintesi delle iniziative istituzionali
Impedire che sullo sterminio di 6 milioni di ebrei scenda l'oblio: nella data ufficiale della ricorrenza del Giornata della memoria, sono stati in molti a ricordarlo.
Il presidente Romano Prodi ha invitato a 'non dimenticare il passato per ammonire tutti affinche' queste cose non debbano piu' accadere'. 'Nel Giorno della memoria - ha detto in un messaggio inviato alla manifestazione di Carpi - noi diciamo a voce alta che non li dimenticheremo mai. Che non dimenticheremo i milioni e milioni di donne, di bambini e di uomini vittime della Shoah, uno sterminio a tal punto inumano da averci fatto promettere 'mai piu''.
Cosi' come il presidente del Senato Franco Marini, in visita al Museo di Via Tasso a Roma, sottolinea con forza che 'l'impegno delle istituzioni repubblicane e della politica, di tutta la politica, e' quello di non dimenticare una fase cosi' orrenda e atroce della storia dell' umanita' come lo sterminio del popolo ebraico'.
E mentre il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni parte con 600 studenti italiani per vedere il centro dell'orrore omicida - il campo di Auschwitz - e portare i 'sassi della memoria' come e' uso ebraico, Arturo Parisi, ministro della difesa, mette l'accento sul fatto che oggi 'e' soprattutto il giorno della memoria delle responsabilita'.
C'e' - sottolinea - 'un mea culpa da fare'. Il segretario dei Ds Piero Fassino, in visita alla Sinagoga di Bologna, dice che la lotta al negazionismo 'va fatta soprattutto sul terreno culturale'. 'Capisco - aggiunge - la finalita' di chi ha pensato di introdurre tutto cio' in una legge, ma dubito che sia la maniera piu' efficace: non e' un problema normativo ma un problema culturale'.
E il ministro Mastella osserva che il ddl licenziato venerdi scorso 'e' un passo importante in questa battaglia di cultura e civilta' fondamentale per una convivenza sociale improntata al rispetto reciproco, al dialogo e al confronto'. Il vice presidente della Ue Franco Frattini invita a ricordare come tutto 'quello divenne possibile'. 'Dobbiamo ricordare - aggiunge - come l'odio e il pregiudizio compressi si sparsero attraverso le parole, e come divennero politica, legge e pratica ufficiale dello stato'. Non solo la politica ricorda pero': ad Ancona e a Roma, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, e' stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'Olocausto.
Cosi' come all'aeroporto internazionale di Fiumicino dove, a mezzogiorno, tutte le attivita' aeroportuali, dai check-in alle biglietterie, sono state sospese per osservare un minuto di silenzio in memoria di quanto furono uccisi. Oltre che alle vittime la memoria e' stata anche per chi accorse in aiuto: tra questi il nonno della moglie di Umberto Bossi, Calogero Marrone, capo dell'Ufficio Anagrafe di un comune del varesotto, che fra l'autunno 1943 e il gennaio '44, aiuto' centinaia di ebrei e di antifascisti a sfuggire alla cattura. Arrestato, mori' a Dachau nel 1945. L'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oded Ben Hur, ha definito oggi 'coraggioso' l'intervento del presidente Napolitano su antisionismo e antisemitismo, ma anche sottolineato che, 63 anni dopo Auschwitz, Israele e' costretto ancora a 'dover giustificare la propria esistenza'. Proprio nello stesso giorno in cui da Teheran arrivano nuove invettive contro la sopravvivenza dello stato ebraico da parte del presidente Ahmadinejad.
D'ALEMA, INACCETTABILI PAROLE AHMADINEJAD
ROMA - Le dichiarazioni del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sulla "scomparsa di Israele "sono inaccettabili". Lo ha detto oggi il vice presidente del consiglio e ministro degli esteri Massimo d'Alema, sottolineando come " proprio nella giornata della memoria occorra ribadire con forza il diritto di tutti i popoli e di tutti i Paesi alla sicurezza, alla pace e allo sviluppo nel rispetto reciproco ed in un clima di costruttiva collaborazione".
dal sito ANSA
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