13 gennaio, 2007

D'ALEMA: C'E' SPIRAGLIO IN MEDIORIENTE, LAVORARE PER ALLARGARLO


RIAD - Nei rapporti israelo-palestinesi c' è uno spiraglio che però "non è ancora una porta aperta". E' importante che la comunità internazionale lavori per "allargare questo spiraglio", rafforzare il dialogo e riavviare il processo di pace. E' quanto ha osservato il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, oggi a Riad, dopo l' incontro con il suo collega saudita, Saud al Faisal, con il quale ci sono state molte convergenze di opinioni sui grandi dossier mediorientali, secondo quanto hanno riferito i due capi delle diplomazie italiana e saudita.
In particolare, D'Alema ha osservato che, "in questo momento, da parte della leadership israeliana c' è una rinnovata disponibilità al dialogo", come è emerso anche dal recente incontro tra il primo ministro israeliano Euhd Olmert e il presidente palestinese, Abu Mazen.
"Ci sono segnali positivi", ha ripetuto D'Alema, confermando che il nodo israelo-palestinese rimane la "questione chiave" per la pace nella regione. In questo senso, i due ministri degli Esteri hanno rinnovato il loro appoggio per gli sforzi palestinesi per giungere a un governo di unità nazionale.
D'Alema ha osservato anche che la tregua dovrebbe allargarsi alla Cisgiordania ed ha auspicato da parte israeliana atteggiamenti e iniziative che consentano di migliorare le condizioni di vita dei palestinesi che, secondo D'Alema, sono "intollerabili" in questo momento. E' "un momento delicato" e bisogna lavorare per rafforzare "le speranze di pace". D'Alema, rispondendo ad una domanda, ha infine sottolineato che l' Italia ha criticato "in modo equanime" e denunciato tutte le forme di violenza da qualsiasi parte siano venute in Medio Oriente.

Nessun commento: