19 maggio, 2007

Patto sulla sicurezza a Roma, siglato l'accordo


Più uomini, almeno 200 tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e più risorse economiche, circa 15 milioni di euro, per il 'patto sulla sicurezza' firmato a Roma tra il ministro Giuliano Amato e il sindaco Veltroni. La sigla dell'accordo – avvenuta in Prefettura alla presenza del prefetto Achille Serra e dei comandanti generali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del capo della Polizia – dà il via, in contemporanea con Milano, ad uno dei primi patti di collaborazione strategica governo-enti locali in materia di sicurezza.

Nel quadro dell'accordo si inserisce anche la creazione di quattro 'villaggi' per i nomadi, che, entro un anno, verranno realizzati congiuntamente da Comune e Prefettura. I quattro villaggi rappresentano uno dei punti principali del patto, come anche l'arrivo sul territorio dei 200 uomini delle forze dell'ordine e il 'ridisegno' dei posti di polizia, carabinieri e guardia di finanza, che verranno adeguati alle esigenze attuali.

Gli interventi saranno garantiti da un fondo speciale, a disposizione della Prefettura della capitale, in cui confluiranno fondi della Regione Lazio, del Comune e della Provincia. Finora 11 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione e quattro dal Campidoglio. I finanziamenti della Provincia verranno stabiliti successivamente.

"Niente poteri straordinari", ha detto il prefetto, "il vero potere sarà nella condivisione delle scelte". Anche perché, ha ricordato il sindaco, Roma è con Lisbona la città europea col più alto livello di "percezione della sicurezza". Le emergenze ci sono, ha detto Veltroni, e sono fondamentalmente la casa e l'immigrazione irregolare. Per affrontarle e risolverle, ha concluso il sindaco, occorre tradurre in pratica due criteri di base: accoglienza e solidarietà e, nel contempo, rispetto della legge e presidio del territorio.

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