22 maggio, 2007

PROMEMORIA 23 maggio1992 - Strage di Capaci: una bomba fa saltare l'autostrada mentre transitavano le auto del giudice Giovanni Falcone e della scorta


La Strage di Capaci (chiamato in siciliano "l'attentatuni") fu un attentato mafioso in cui il 23 maggio 1992, nella località omonima, a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anch'ella magistrato, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.
Gli esecutori materiali del delitto furono almeno cinque uomini (tra cui Giovanni Brusca, che fu la persona che fisicamente azionò il telecomando da grande distanza al momento del passaggio dell'auto blindata del giudice, che tornava da Roma), i quali avevano riempito di tritolo un tunnel che avevano scavato sotto l'autostrada (per assicurarsi la buona riuscita del delitto, ne misero circa 500 kg) nel tratto che collega l'aeroporto di Punta Raisi (oggi "Aeroporto Falcone-Borsellino") al capoluogo siciliano.
La strage di Capaci ha segnato una delle pagine più tragiche della lotta alla mafia ed è strettamente connessa al successivo attentato di cui rimase vittima il giudice Paolo Borsellino, amico e collega di Falcone.
Ogni anno la regione Sicilia organizza in data 23 maggio una lunga serie di attività a Palermo, in commemorazione della morte del magistrato Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo, sua moglie.
Inoltre è stata create anche una fondazione di nome "Giovanni e Francesca Falcone" guidata da Maria Falcone, la sorella del magistrato.

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