06 marzo, 2007

PROMEMORIA 6 marzo 1975 In Italia la maggiore età viene abbassata da 21 a 18 anni


La maggiore età è la soglia di età al raggiungimento della quale una persona consegue la pienezza della capacità giuridica. La soglia varia nei diversi paesi; in Italia è attualmente di 18 anni (con legge approvata il 6 marzo 1975), prima di tale data era di 21 anni. Chi ha raggiunto la maggiore età si dice maggiorenne; chi non l'ha raggiunta, minorenne o minore.
I minorenni sono posti sotto la tutela di uno o più maggiorenni, normalmente i genitori. La loro capacità di possedere beni e di prendere decisioni e la loro responsabilità civile sono limitate. I maggiorenni invece possono disporre autonomamente della propria vita e dei propri beni e sono pienamente responsabili delle proprie azioni.
Nei paesi in cui vige il suffragio universale, con la maggiore età si ottiene il diritto di voto. Nei paesi in cui vige la leva obbligatoria, con la maggiore età scatta l'obbligo di prestare servizio militare. Inoltre, in Italia e in diversi altri paesi (ma non in tutti), la maggiore età coincide con il limite per poter conseguire la patente di guida per gli autoveicoli.
In Italia, i minorenni che commettono reati vengono giudicati dal tribunale per i minorenni, e scontano le eventuali pene detentive nelle carceri minorili. Sono previste anche specifiche riduzioni di pena per molti reati. Il tribunale dei minori è anche competente per stabilire a chi vada affidato un minorenne in caso di divorzio o separazione personale dei genitori, per togliere la tutela ai genitori in caso di colpa o incapacità, e per decidere l'affido familiare o l'adozione di un minorenne.

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