14 novembre, 2007
Pari opportunità, convegno nazionale in Campidoglio
L'espressione è molto in voga, se ne parla in ogni sede e in ogni salotto, spesso affermando che "l'Italia è indietro". Araba fenice o realtà 'in progress', le "pari opportunità"? E dire "pari opportunità" è solo questione di genere (pari opportunità per le donne) oppure l'idea va concepita in senso più ampio? Se ne discute in Campidoglio, sala della Protomoteca, giovedì 15 novembre dalle 9 alle 16, in un convegno nazionale dal titolo emblematico: "Pari opportunità, esistono davvero? Dove, cosa, perché, chi, quando".
Un confronto sull'argomento tra Governo, enti locali e comitati per le pari opportunità di diversi comuni italiani – Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Roma, Torino più il CPO dell'Inail –. Promuove e organizza il forum il Comitato per le Pari Opportunità dei dipendenti del Comune di Roma. Intervengono, tra gli altri, i ministri Luigi Nicolais e Barbara Pollastrini (autori della recente direttiva nazionale sulle pari opportunità, maggio 2007), la vice-sindaco di Roma Maria Pia Garavaglia, gli assessori capitolini Cecilia D'Elia (Pari Opportunità) e Lucio D'Ubaldo (Personale), la presidente dell'Aiccre Mercedes Bresso.
Il convegno si propone di fare il punto sulla situazione italiana, al termine dell'Anno Europeo delle Pari Opportunità. Partendo da un dato di fatto: il percorso di uguaglianza tra uomini e donne al lavoro è ancora in salita; i CPO di enti e di amministrazioni, previsti dalla direttiva nazionale, esistono formalmente ma incontrano forti difficoltà per mancanza di risorse e per la scarsa definizione operativa del loro ruolo.
Del resto, nel pubblico impiego italiano le donne sfiorano il 54% del totale dei lavoratori (con punte del 76% nella scuola), ma le dirigenti di 'seconda fascia' sono il 25% e quelle di prima circa il 15%. Idem per qualsiasi altro aspetto contrattuale: incarichi aggiuntivi, formazione, qualificazione professionale. Il tutto, con l'aggravante del problema tempi e orari (conciliazione tra impegni di lavoro e famiglia) che non entra nell'agenda delle questioni nazionali del lavoro. E a fronte del fatto che la normativa italiana in materia è tra le più avanzate in Europa.
Temi salienti in discussione al convegno: Comitati Pari Opportunità come strumento di crescita e proposta; il 'capitale umano' in un'ottica di genere; nuovi assetti organizzativi per migliori servizi ai cittadini; valorizzazione delle competenze; differenze salariali; part-time e telelavoro. Partendo dal problema centrale – l'uguaglianza tra i sessi nel mondo del lavoro –, il dibattito si allarga verso una questione più ampia e attualmente molto sentita: il ruolo dei lavoratori pubblici oggi.
L'ingresso in sala per il convegno è libero.
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