23 novembre, 2007
Torraccia: Casa mia, Quartiere mio!!!
20 dicembre 2001 licenza n° 1933/C, Cooperativa ICRACE impresa GECOLA.
Ma i miei inizi veri sono datati febbraio 2001 quando mi iscrissi alla cooperativa.
Prima opzione Bufalotta; seconda opzione Torraccia.
Ridimensionato il piano di zona Bufalotta e rimasta fuori la “mia” cooperativa accetto la seconda opzione.
Il piano di zona C1 Torraccia è una piano che fa riferimento alla legge 167/’78 per l’edilizia economica e popolare. In estrema sintesi questa legge, oltre a definire le tipologie costruttive concede il terreno in diritto di superficie per 99 anni rinnovabili per altri 999. Ha inoltre come finalità quella di aiutare il pagamento del mutui, appunto definiti agevolati, per chi prenota ed acquista la sua prima casa. Questi contributi vengono erogati attraverso la Regione “alleggerendo” il tasso d’interesse.
In un laboratorio di antropologia si è aperto un dibattito su una mia affermazione che consisteva in questo: c’è chi ha acquistato in maniera “settica” la sua casa e chi ha acquistato in maniera “asettica”.
Cosa intendevo dire : intendevo dire che c’è differenza fra chi ha acquistato seguendo la trafila dell’iscrizione ad una cooperativa condividendo tutto l’iter che poi ha portato alla cantierizzazione dell’opera e alla tanto agognata consegna delle chiavi e chi è arrivato dopo trovando “la pappa fatta”. Questo non voleva e non vuole essere naturalmente un atto d’accusa ma una semplice constatazione di fatto.
Questo coinvolgimento ha portato ad un più stretto rapporto tra quei pionieri e meno tra quelli che sono arrivati dopo.
Aver manifestato al Campidoglio e aver seguito passo passo con il Comitato di Quartiere di allora tutti gli alti e bassi dei rapporti con i referenti istituzionali di allora, ha cementato un rapporto diverso e ha fatto sentire Toccaccia come casa propria.
Ma fatta questa premessa entro nel “quartiere”.
Intanto preciso che Torraccia non è un quartiere ma una “micro zona” composta da 2300 abitazioni per circa 7500 abitanti contenuta all’interno del Quartiere 30°. Il quartiere 30°,meglio noto come San Basilio, è composto da: San Basilio, San Cleto, Tidei e Torraccia.
Vari aspetti negativi hanno pesato sull’inizio dei lavori di questo piano di zona.
Il primo problema è stato quello di trovare un accordo con la proprietà dell’area, Propaganda Fide, sul costo dell’esproprio. Il Comune di Roma aveva stabilito un prezzo che la controparte non accetto. Per evitare i ricorsi ventilati viene ratificato un prezzo triplo a quello iniziale. Per me questo aumento ha comportato un aggravio tale da non permettermi di acquistare l’immobile che avevo prenotato. Sono dovuto scendere di tipologia con una stanza in meno.
Questa quota di esproprio oggi ci permette di passare dal diritto di superficie a diritto di proprietà senza oneri da parte nostra.
Ora partiti i lavori a prezzo chiavi in meno, ovvero senza revisione prezzi, vedevamo lo stabile crescere piano per piano con l’urbanizzazione inesistente.
L’allora Comune di Roma era in procinto di essere commissariato e se ne fregava di ascoltare le nostre sacrosante rimostranze.
Con il Commissario Prefetto Voci partono i rapporti seri che si concretizzano con la prima consiliatura del Sindaco Rutelli.
Si crea il Consorzio Torraccia che utilizza i fondi degli “oneri concessori” costruendo direttamente, e con maggiore tempestività, l’urbanizzazione primaria. Il consorzio è formato da tutti i costruttori degli immobili del piano di zona.
I ribassi d’asta sulle opere di urbanizzazione hanno permesso di avere le gallerie di servizio su tutta la dorsale del quartiere.
Ora infatti le case sono pronte ma non possono essere abitate in quanto non c’è l’acqua, il gas e peggio ancora non c’è l’impianto fognario.
Tutti questi servizi arrivano attorno a maggio 2005.
Riceviamo ad inizio 2004 le chiavi dell’appartamento e a settembre 2004 facciamo il rogito.
Siamo “costretti” a non utilizzare casa per un anno, per la mancanza di acqua, luce, gas e fogne. Mettiamo un guardiano per evitare che qualcuno si insinui furtivamente nell’appartamento per occupare o/a rubare in special modo le centraline termiche.
Non si verificato nessun furto nel nostro condominio in quanto il nostro guardiano è stato sempre presente e sempre attivo.
A gennaio 2005 qualcuno, che aveva avuto lo fratto esecutivo, ha iniziato ad utilizzare il suo appartamento. Si è dovuto arrangiare per l’energia elettrica utilizzando il gruppo elettrogeno e per l’acqua ha dovuto utilizzare quella del pozzo. Prima di utilizzare l’acqua l’abbiamo fatta analizzare ed abbiamo potuto constatare che era buona.
Poi è iniziato tutto l’iter per far crescere Torraccia. Si è lavorato a stretto contatto di gomito con le istituzioni comunali e circoscrizionali. Varie esigenze si sono manifestate dalla viabilità alle scuole, dalla sanità, medici e farmacia, alla fruibilità di spazi già esistenti quali il Casale di Torraccia oltre agli spazi verdi.
Per la scuola dei bambini sono arrivati gli autobus scolastici, per la viabilità è arrivata la toponomastica ed è stato aperto lo svincolo sul G.R.A.. E’ arrivata la farmacia e gli ambulatori medici. E’ arrivata l’edicola dei giornali. Sono stati aperti una serie di negozi alimentari tra cui un supermercato, ancora esistente e un discount che dopo circa un anno ha chiuso.
Viene costruita la piazza centrale della zona, piazza Gaspare Ambrosini, che diventa lo spazio a verde più ampio in quel periodo.
La centralità della piazza rivela il concetto urbanistico con il quale è stata progettata Torraccia.
Infatti il principio urbanistico si rifà al medioevo che vede al centro la piazza e introno ad essa le abitazioni.
E’ stato costruito un asilo nido e tre anni dopo è arrivata l’elementare e la materna. Ora è in progettazione un liceo classico.
Durante la costruzione dell’asilo nido viene trovata una necropoli dell’era romana repubblicana. Due sarcofagi vengono rimossi e collocati in una struttura costruita appositamente anche se non visitabili fino ad ora.
Nel 2007 è stato inaugurato il Punto Verde Qualità che “contiene” un asilo nido in convenzione per 108 bambini, una piscina, una palestra, un ristorante due bar, campi da calcetto e calciotto un’area adibita ai cani e vari ettari di spazi a verde fruibili. Questa è una struttura che il Comune di Roma ha dato agio di costruire questa struttura su terreno comunale con fondi privati. I costruttori gestiranno per 33 anni la struttura che è comunque di proprietà comunale.
Quest’anno è stata costruita l’80% della barriera antirumore verso il G.R.A.. Il completamento dell’ulteriore 20% dovrebbe essere costruito a fine del prossimo anno.
Sta per essere inaugurato il parco antistante l’Hotel Imperatori.
Ora guardando ancora avanti il prossimo anno partiranno il lavoro dell’Art.11 di San Basilio che porterà nuova viabilità verso la Nomentana e verso la Tiburtina e porterà un centro commerciale oltre che ad altre abitazioni. Ma l’aspetto qualificante di questa opera è dato da molti ettari di verde, dal lato di via Nomentana, che verranno attrezzati e si collegherà al Parco di Aguzzano.
Sta inoltre andando a gara europea il prolungamento della Metro B da Rebibbia a Casal Monastero che prevede una fermata a Torraccia. I lavori dovrebbero partire nel 2009 e concludersi in un massimo di quattro anni.
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