Dopo lo scandalo per la presunta oscenità dell'opera teatrale "L'Arialda", venata di tematiche omosessuali, il regista Luchino Visconti e gli attori Rina Morelli, Paolo Stoppa e Umberto Orsini si rivolgono al Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi per protestare contro la censura e contro il divieto di rappresentazione dell'opera. Il Presidente si rifiuta di riceverli
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