10 novembre, 2007
Torraccia: ieri,oggi e domani
Torraccia di San Basilio è il nome completo del piano di zona C1 Torraccia del V Municipio di Roma.
Fa parte del quartiere Q.XXX San Basilio.È situata a nord-est della capitale all'interno del Grande Raccordo Anulare dal quale è direttamente accessibile tramite uno svincolo. Confina a sud con la zona "storica" di San Basilio.
Il principio urbanistico a cui i progettisti si sono ispirati è quello classico del quartiere medioevale che prevede una piazza centrale, piazza Ambrosini, da cui si dipanano tutte le strade e le relative costruzione.
Mantenendo queste peculiarità sono stata aggiunga una struttura, gia funzionante,il Punto Verde Qualità. E’ in progettazione il liceo classico che verrà costruito in via La Mantia. E’ in itinere inoltre l’iter per la costruzione di una struttura polivalente che ha come peculiarità la memoria nella accezione la più vasta possibile: memoria storica, memoria del territorio, biografia ed autobiografia.
Il piano di zona C1 Torraccia inizia ad essere costruito alla fine del 1993. Buona parte delle licenze portano la data di dicembre. È un piano di zona che fa riferimento alla legge 167 del 1978 che prevede l’accensione di mutui agevolati. Questa legge inoltre concede il diritto di superficie per 99 anni prorogabile di altri 99. Giova aggiungere che nei prossimi mesi avremo la possibilità di passare dal diritto di superficie al diritto di proprietà senza oneri da parte dei cittadini in quanto in sede di esproprio dei terreni pagammo il triplo della cifra che avremo dovuto pagare per evitare che Propaganda Fide facesse ricorso al TAR del Lazio procrastinando nel tempo la costruzione dei nostri appartamenti. Torraccia è costituita da 2300 alloggi, oltre alle attività commerciali, per oltre 7.500 abitanti. Gli stabili sono, grosso modo, per metà di proprietà di civili e per metà da militari delle varie armi. Nasce immediatamente un problema che queste licenze sono state erogate senza che le infrastrutture quali strade, fognature, acqua e gas, fossero state progettate. Questo comportava che ci saremo trovati con le abitazioni costruite ma non utilizzabili. L’allora Comune di Roma con a sindaco Carraro non ci ha degnato di nessuna attenzione e, per fortuna, scoppiata tangentopoli questa consiliatura è finita. Commissariato il Comune di Roma sono iniziati i rapporti corretti e si è messo in moto il motore della costruzione dell’urbanizzazione primaria. L’accelerazione definitiva è avvenuta con l’elezione a Sindaco di Rutelli. La grande intuizione è stata quella di far costruire l’urbanizzazione primaria agli stesso costruttori, cooperative ed imprese che, consorziati fra loro hanno utilizzato a tal fine gli “oneri concessori” dovuto coma da legge Bucalossi. La sofferenza del non utilizzo della propria casa è durata solo pochi mesi. Ci siamo arrangiati per l’energia elettrica con i gruppi elettrogeni e per l’acqua con i pozzi oggi utilizzati per l’irrigazione dei giardini condominiali. Questi sono alcuni cenni generici sulla nascita di Torraccia. E’ necessario però ricordare che questa parte della città, nell’Antica Roma, è stata abitata e coltivata. I reperti archeologici che continuamente vengono ritrovati dimostrano anche la qualità della vita che , in quell’epoca, si svolgeva sul nostro territorio. E’ sufficiente andare all’interno del von Neumann a via Pollenza per trovare, all’interno dell’area dell’istituto una splendida villa romana, e poi a ridosso di San Cleto i ruderi del Coazzo. Tutto questo al confine di Torraccia. Poi proprio a Torraccia, all’interno dell’area dell’asilo nido in via Tamassia, è stata trovata una necropoli dell’età repubblicana. Due dei sarcofaghi ritrovati sono stati allocati in una struttura nell’intento, purtroppo vano, di renderli visibili ai chi ne avesse interesse. Ricordo ancora che in questa area, che prima della costruzione di Torraccia era di proprietà della Santa Sede e gestita dai Torlonia, veniva adibita a coltivazioni varie tra cui risulta, senza certezza matematica, anche quella del tabacco.
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