22 novembre, 2007

PROMEMORIA 22 novembre 1963 Kennedy viene assassinato.


L'assassinio di John F. Kennedy (1917- 1963, il trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d'America) avvenne venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, Texas, Stati Uniti alle 12:30 PM CST (18:30 UTC). Fu il quarto presidente degli USA ad essere assassinato e l'ottavo a morire durante il mandato.
L'assassinio
Il presidente John Fitzgerald Kennedy era in visita ufficiale nel Texas per un viaggio programmato dal vicepresidente e consigliere Lyndon Johnson allo scopo di sanare alcune controversie nel Partito democratico, che lo accusavano di non porre particolare attenzione agli interessi dei grandi investitori e degli industriali della parte occidentale degli Stati Uniti.

Il 22 novembre JF Kennedy e la moglie Jacqueline atterrarono con un aereo della Air Force One all'aeroporto Love Field di Dallas, salirono su una limousine Lincoln sul sedile posteriore, mentre sul sedile anteriore sedettero John Connally, governatore del Texas e di fianco la moglie.

Il corteo del presidente imboccò l'angolo di Houston Street con Elm Street, la limousine rallentò in prossimità della curva, il Presidente ed il Governatore salutarono la folla, diversi colpi di arma da fuoco partirono in direzione della vettura, di cui uno colpì J.F.K. alla testa, causando un'ampia ferita, rivelatasi poi mortale.

Oswald ammanettato viene assassinato da RubyImmediatamente la Limousine si diresse verso il Parkland Memorial Hospital, dove i dottori Carrico e Perry dopo disperati tentativi tra cui una tracheotomia ed alcune iniezioni, non poterono fare altro che constatare la morte del Presidente degli Stati Uniti d'America.

Responsabile dell'assassinio venne ritenuto Lee Harvey Oswald, un impiegato della Texas School Book in Dealey Plaza.
Fu subito catturato, ma venne ucciso a sua volta due giorni dopo l'arresto da uno squilibrato, Jack Ruby.
Le indagini
Entrato in carica da vice a Presidente, Lyndon Johnson affidò da subito il lavoro investigativo al presidente della Corte Suprema Earl Warren.
Nacque la Commissione Warren che aveva compito non di redigere un'accusa, ma solo mettere insieme tutto il materiale (i movimenti di Oswald, testimonianze, indizi, filmati) e produrre una valutazione tecnico-giuridica sull'accaduto; la commissione volle mantenere pubbliche le indagini in corso ed i relativi riscontri e per non ledere la privacy della famiglia Kennedy, non si aiutò con foto, filmati ed esami clinici, ma si attenne solo ad informazioni orali.
Dal canto suo l'FBI procedette parallelamente con le indagini.
La commissione lavorò con tenacia, nonostante diverse teorie, tra le quali lo stesso Lyndon Johnson avesse organizzato tutto per raggiungere l'agognata presidenza; le indagini dell'FBI fornirono alla Commissione oltre 25.000 interviste, 2.300 rapporti, 553 interogatori, e nel settembre 1964 la Commissione per investigare sull'assassinio del Presidente presentò il suo rapporto finale: Lee Harvey Oswald ha ucciso da solo il Presidente; Jack Ruby ha ucciso da solo Lee Oswald. Questa la ricostruzione dei fatti per la Commissione Warren: Lee H. Oswald psicolabile, mentalmente disturbato, frustrato, fortemente filo-castrista e violento decise di diventare famoso per l'eternità uccidendo il presidente Kennedy. Quando la limousine terminò la curva, dal sesto piano della Texas School Book in Dealey Plaza, sparò un colpo di fucile.
Qualcuno si voltò per cercare di capire cosa stesse succedendo ed il Presidente Kennedy smise di salutare.
Circa due secondi dopo partì un secondo sparo: un proiettile colpì Kennedy alla schiena, uscì dalla gola, entrò nella schiena di Connally, gli perforò il torace, s'infilò nel polso destro, fratturò il radio e proseguì sino a conficcarsi nella coscia sinistra del governatore.
Un terzo colpo sempre partito alle spalle del corteo, colpì il presidente alla testa causando un'ampia ferita rivelatasi poi mortale.
Ciò comporta che Oswald sparò 3 colpi dalla finestra e con due soli proiettili riuscì ad uccidere il Presidente ed a ferire Connally.
Dal rapporto emerge che il proiettile quasi intero rinvenuto sulla barella del governatore Connally e due frammenti piuttosto grandi rinvenuti nella limousine presidenziale erano stati sparati dal fucile Mannlicher Carcano trovato al sesto piano del deposito dei libri, a esclusione di qualsiasi altra arma.
La teoria su cui si basa la commissione Warren è quella definita della “pallottola magica”, vale a dire quel proiettile che causa sette ferite a Kennedy e Connally, rimanendo incredibilmente integro.

Il 30 settembre 1976 la Camera dei Rappresentanti, visti i fiumi di critiche nate dalla pubblicazione del Rapporto Warren, decise di creare una Commissione che riesaminasse tra gli altri, tutto il materiale probatorio sul caso Kennedy.
Nacque l'HSCA House Select Committee on Assassinations presieduta da un senatore dell'Ohio, Louis Stokes e coordinata da G. Robert Blakey, avvocato.
Per l'HSCA si trattò invece di probabile cospirazione benché non poté determinare la natura di quella cospirazione o dei relativi partecipanti (oltre a Oswald).
La teoria fu basata su rapporti incrociati dei reperti balistici (pallottole trovate o perdute), di quelli visivi (filmato di Abraham Zapruder che registrò 26 secondi, su una pellicola da 8 millimetri, privo di audio) e di quelli sonori (registrazioni delle varie trasmissioni dei poliziotti che avevano la radio aperta al momento degli spari).
Secondo il rapporto HSCA Lee H.Oswald non agì da solo: fece partire un primo colpo, sparato alle spalle, che mancò del tutto il bersaglio.


Un secondo colpo, sparato dal fronte del corteo, ferì Kennedy alla gola; il terzo colpo, anch'esso sparato da dietro, colpì di striscio James Teague, uno spettatore lontano decine di metri dalla Limousine.

la 5° pallottola per la HSCAIl quarto sparo ferì il governatore Connally alla schiena, il quinto, esploso dalla collinetta erbosa, centrò in pieno la testa del presidente Kennedy.
L'ultimo proiettile provocò le altre ferite di Connally.

Purtroppo l'autopsia sul corpo di Kennedy non chiarì nulla: il foro alla gola fu allargato per una tracheotomia, quindi non si saprà mai con certezza se risultante da un proiettile in entrata o in uscita.
Ancora oggi permangono molti dubbi.

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