05 giugno, 2007
Ansia per la piccola Madeleine da tutto il mondo sul suo sito
La storia di Madeleine McCann, la piccola Maddalena inglese di quattro anni rapita da ignoti in Portogallo due settimane fa, diventa sempre più un caso mediatico mondiale: il sito creato dai suoi genitori per cercare di ritrovarla, visitato da 55 milioni di persone nelle prime 48 ore, ha raggiunto quota 75 milioni di utenti venerdì sera e oggi potrebbe superare l'incredibile numero 100 milioni in appena tre giorni. A cliccare su www.findmadeleine.com non sono soltanto britannici o portoghesi, cioè i cittadini dei due paesi coinvolti nella drammatica vicenda, ma persone da tutta Europa, dall'America, dall'Australia. E il tam-tam del "trovate Madeleine" potrebbe diventare oggi ancora più vasto, quando un messaggio di Gerry e Kate McCann, il suo papà e la sua mamma, sarà trasmesso sul grande schermo della stadio di Wembley prima del fischio d'inizio della finale della Coppa d'Inghilterra tra Manchester United e Chelsea: lo vedranno non solo i novantamila spettatori nell'arena, ma anche il miliardo circa di telespettatori in centotrenta paesi del globo che seguiranno la gara in diretta tivù.
A occuparsi con vivo interesse della sorte di Madeleine, purtroppo, sono anche alcuni sciacalli: approfittando della morbosa curiosità, ieri sono spuntati su internet una decina di siti che propongono immagini della bambina e chiedono donazioni per finanziare le ricerche attraverso pubblicazioni di volantini e messaggi da spargere per i cinque continenti. Si tratta però di iniziative non autorizzate dalla famiglia, e i coniugi McCann le hanno immediatamente denunciate come un tentativo di estorcere soldi alla gente nel nome di Maddie, come la chiamano, usando il suo diminutivo, i tabloid inglesi. Le dimensioni dell'ondata di solidarietà mondiale sono tali, in effetti, che una donazione di anche un solo euro a persona può procurare milioni di euro in poche ore a imbroglioni e profittatori senza scrupoli.
Intanto la stampa londinese segnala nuovi possibili sviluppi nelle indagini della polizia portoghese: sembra che Robert Murat, l'inglese 33enne residente in Algarve, dove vive in una villa a centocinquanta metri dal villaggio vacanze in cui è scomparsa la bambina, interrogato dagli agenti, definito un "sospetto" ma non arrestato, abbia fatto una telefonata a un russo esperto di computer, che lo aveva aiutato a creare un sito internet, subito dopo la sparizione di Madeleine. In una precedente deposizione, Murat aveva negato di avere parlato recentemente con il russo, che è stato a sua volta interrogato e rilasciato dalla polizia, e che si proclama totalmente estraneo al rapimento. Qualcosa potrebbe dunque non funzionare nell'alibi dello stravagante inglese, che è separato dalla moglie a cui è stata affidata la loro figlia, una bambina di quattro anni molto simile a Madeleine. Circola anche la segnalazione di una turista britannica che dice di avere riconosciuto Madeleine a Marrakech, in Marocco, insieme a un uomo a cui la bambina diceva: "Quando posso rivedere la mamma?"A proposito di bambine: in prima pagina sui giornali popolari di Londra c'è stamane un'immagine straziante, la foto della sorellina più piccola di Maddie, che stringe in pugno l'orsacchiotto di peluche della sua sorella scomparsa.
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