07 giugno, 2007
Dispersione scolastica, a Roma e provincia è schiarita
Presentata in Campidoglio un'indagine sulla dispersione scolastica a Roma e provincia, promossa dal Comune e dall'Amministrazione Provinciale, in collaborazione con il C.L.E.S. (Centro studi e ricerche del Lavoro, dell'Economia e dello Sviluppo). Obiettivo, prevenire la dispersione scolastica grazie al controllo periodico del fenomeno.
La ricerca si basa sul confronto tra anno scolastico 2005-2006 e 2001-2002, biennio cui risale l'ultimo studio statistico sull'argomento. Vasto il campione: coinvolti, sul territorio della capitale e della sua provincia, l'80% degli istituti superiori, il 30% delle scuole elementari e il 50% delle medie. I risultati mostrano valori complessivamente confortanti, al di sotto della media nazionale. Ecco i dati salienti:
Roma e provincia registrano un tasso di abbandono scolastico dello 0,5% contro l'1,5% nazionale. Sotto la media anche le bocciature: 10% contro l'11,4%. E' però un dato a due facce: dispersione e bocciature sono in forte calo alle elementari e alle medie, ma crescono nelle scuole superiori. Nel dettaglio: rispetto al 2001/02, l'indice passa da 3,9 a 2,3 per le elementari e da 9,2 a 6,6 per le medie. Nelle superiori, invece, cresce di 0,6 punti, mentre il numero di bocciature passa dall'8,7% al 9,9%, con i picchi più alti negli istituti d'arte e nei licei. Il fatto potrebbe spiegarsi, è stato detto, con l'impennata di iscrizioni ai licei (più 7,3% negli ultimi tempi) per lo scarso 'appeal' degli istituti professionali.
Interessanti, poi, i dati distinti per sesso. A Roma e Provincia le ragazze battono i coetanei: vengono bocciate di meno – alle superiori le bocciature maschili sono il 12,9% contro l'8,3% di quelle femminili – e capita di meno che ripetano l'anno: tasso al 3,6%, contro il 6% dei ragazzi. Anche alle medie vanno meglio le alunne: 4,2% di bocciature per i maschi, 2,2% per le femmine.
Altro aspetto da considerare, quello del rapporto tra nomadi e scuola. Anche per i nomadi, fascia sociale considerata ad alto rischio di dispersione, le cose vanno un po' meglio: gli abbandoni della scuola scendono dal 28,3% al 18,1% alle elementari, dal 38,2% al 36,4% alle medie.
Per quanto riguarda Roma, ha osservato l'assessore capitolino alla scuola Maria Coscia, il miglioramento va attribuito "anche ai progetti realizzati dall'amministrazione nelle scuole e alla promozione di percorsi di continuità, soprattutto nel passaggio dalla media alla superiore".
Il metodo consiste nel collegare le scuole tra loro, nel 'fare rete': dal 2003, ha detto l'assessore, sono state create con il supporto del Comune cinque grandi reti scolastiche, in cui quasi diecimila studenti hanno lavorato per la riduzione e la prevenzione della dispersione. "Negli ultimi due anni", ha concluso l'assessore, "sono nate altre 14 reti che coinvolgeranno ancora migliaia di ragazzi e ragazze".
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