26 giugno, 2007

PROMEMORIA 26 giugno 1819 - Viene brevettata la bicicletta


La bicicletta (o velocipede) è un veicolo a due ruote a propulsione muscolare umana, con trazione sulla ruota posteriore mediante catena di trasmissione.
Descrizione e componenti
L'energia è fornita dal conducente spingendo i pedali, che sono solidali con una ruota dentata (corona o moltiplica) montata sul movimento centrale. Questa, attraverso una catena, è connessa ad una ruota dentata coassiale con la ruota posteriore.
Il conducente viaggia normalmente in posizione seduta su una sella o sellino di forma approssimativamente triangolare, posta leggermente arretrata rispetto alla verticale del movimento centrale. Da questa posizione, gode di una ottima visuale sull'ambiente circostante e sull'eventuale traffico.
Sulla ruota posteriore è normalmente montato un meccanismo di ruota libera, che permette alla bicicletta di avanzare per inerzia senza dover muovere i pedali.
Alcune biciclette montano invece il cosiddetto scatto fisso, in cui vi è un solo ingranaggio, solidale col mozzo. Con questo sistema vi è una trasmissione diretta del moto dai pedali alla ruota e, smettendo di pedalare o pedalando all'indietro, si frena. È il caso tipico delle bici da pista, usate nei velodromi senza freni e senza cambio, ma questa scelta viene adottata anche da molti per l'uso su strada. Tra i precursori dello scatto fisso, sono da segnalare i cosiddett "bike messangers", ovvero fattorini in bicicletta, popolari in diverse grandi città, che prediligono lo scatto fisso per l'efficenza meccanica e per l'affidabilità. Molti ciclisti invece apprezzano il contatto di diretto con la strada, e lo giustificano con motivazioni filosofiche.
Spesso è presente anche un cambio di velocità, costituito da ingranaggi multipli sulla ruota posteriore ed eventualmente sulla corona, o più raramente da sistemi di ingranaggi contenuti nel mozzo della ruota posteriore.
Lo sterzo è basato su una forcella che regge la ruota anteriore, incernierata in un canotto leggermente inclinato in avanti, solidale con un manubrio che può avere varie foggie.
I freni possono agire sul mozzo della ruota (a disco o a tamburo) o sui cerchioni (a bacchetta, cantilever, v-brake, ... ). Esiste anche un meccanismo di freno a contropedale, poco diffuso in Italia, che frena la ruota posteriore se i pedali vengono ruotati in direzione opposta al movimento. I comandi dei freni sono normalmente sul manubrio.
Per ridurre l'attrito delle parti in movimento, vengono utilizzati cuscinetti a sfere. Sul mozzo delle ruote, sono realizzati avvitando sui perni supporti a forma di cono con la superfice concava, su cui scorrono le sfere, trattenute in apposite cavità realizzate nel mozzo. I cuscinetti sono presenti anche sul movimento centrale, sui pedali, sullo sterzo, sul meccanismo di ruota libera.

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