06 novembre, 2007

Ambulanti, arriva il "banco-tipo"


Presentato il nuovo "banco-tipo" per il commercio ambulante romano, che sostituirà tutte le bancarelle 'anonime' in base al progetto che ha vinto il concorso indetto dal Dipartimento Commercio. Banchi di forma e dimensioni standard, con colori stabiliti per i diversi generi di merce – marrone per librai, giallo per "urtisti", rosso per le merci varie –. E, bene in vista, lo stemma del Comune e il numero di licenza.
Duplice l'obiettivo: contrasto all'abusivismo, più decoro per il commercio ambulante. Con i nuovi banchi omologati, lavoro più facile per i vigili addetti ai controlli: grazie al numero di licenza obbligatoriamente in mostra, chi non lo espone sarà immediatamente riconoscibile come abusivo.
I costi per adeguare le vecchie bancarelle saranno a carico dei commercianti. Si spenderà fino a 6.000 euro per gli "urtisti", fino 18 mila per i librai. Il banco-tipo, sottolinea il Campidoglio, è un passo del programma di riqualificazione del commercio ambulante su aree pubbliche – che a Roma ha dimensioni uniche in Europa: 2.200 ambulanti regolari su strada, 5.000 compresi i mercati rionali –. Prossime tappe: tra qualche settimana, la 'mappa' completa del settore (iniziata ad aprile scorso); poi, d'intesa con la sovrintendenza, si stabiliranno le zone 'open', quelle dove il commercio ambulante si potrà fare solo in forma ridotta e quelle completamente off limits.
Obiettivo finale, la stesura del piano regolatore del commercio ambulante, che comporterà la riduzione delle attività sulle aree di interesse artistico, storico e archeologico.

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