06 novembre, 2007
Tre milioni di euro per i 'Comitati locali per l'Educazione degli Adulti'
La giunta del Lazio, su proposta dell’Assessore all’Istruzione, Silvia Costa, ha assegnato 3 milioni di euro alle province e al comune di Roma, per istituire e avviare i ‘Comitati locali per l’Educazione degli Adulti’. Si tratta di sedi privilegiate per promuovere azioni utili a favorire la formazione degli adulti, nell’ambito della strategia dell’apprendimento lungo l’arco della vita, con il coinvolgimento di diverse agenzie e soggetti. La composizione dei Comitati dovrà rispondere al criterio della rappresentanza, anche di genere, con un numero di membri che risulti contenuto e funzionale al compito da svolgere.
Ne faranno parte i rappresentanti dei comuni, delle comunità montane o dei municipi (per quanto riguarda il comune di Roma), le istituzioni scolastiche e gli enti che operano nel sistema dell’istruzione degli adulti, i centri territoriali permanenti e le realtà - scolastiche o universitarie - che organizzano attività formative rivolte agli adulti. Nei Comitati potranno entrare a far parte, inoltre, gli enti di formazione accreditati presso la regione Lazio, i servizi per l’orientamento e per l’impiego, gli organismi del Terzo settore, le Università popolari e della terza età e le parti sociali.
“Con questa azione, che vede per la prima volta un finanziamento sul bilancio regionale di 3 milioni di euro - ha spiegato l’assessore Silvia Costa - si mettono le basi per una vera e propria programmazione di una offerta formativa per l’educazione degli adulti in ambito regionale, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni del 2000, per la creazione di una rete in grado di favorire l’incontro tra domanda e offerta di formazione, con attenzione prioritaria alle fasce di popolazione in cui i bisogni formativi rischiano di restare inespressi. Infatti la finalità primaria che si pone il provvedimento è quella di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e professionale, di favorire la cittadinanza attiva, di promuovere la crescita di risorse culturali e professionali.”
Negli indirizzi e criteri ai quali le province e i comuni dovranno attenersi sono state sottolineate in particolar modo alcune necessità: la congruenza dell’offerta formativa in rapporto alla domanda potenziale, i fabbisogni formativi dei territori ed i collegamenti tra le diverse aree, con attenzione a quelle a più alto rischio di isolamento, come le Comunità montane. La parola passa ora alle province e al comune di Roma, che, entro 60 giorni dall’approvazione della delibera, dovranno presentare alla regione il proprio progetto di istituzione dei Comitati locali, d’intesa con i comuni e con i municipi, anche ai fini dell’assegnazione del finanziamento.
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