19 maggio, 2011
La memoria che si fa impegno. Uniti contro le mafie
La memoria che si fa impegno. Uniti contro le mafie
"Continueremo a finanziare questo progetto: la mafia, la camorra e la n'drangheta vanno combattute, perchè si possono fermare''. Lo ha affermato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, intervenuto alla Casa del Jazz, in occasione dell'iniziativa 'Gli uomini passano, le idee restano. Come la memoria si fa impegno', un progetto promosso dall'associazione Libera in collaborazione con l’Amministrazione provinciale e tre Municipi capitolini.
Durante l'anno scolastico 2010/11, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha infatti promosso nelle scuole di Roma e provincia il percorso formativo "Gli uomini passano, le idee restano. Come la memoria si fa impegno".
Il progetto ha visto la partecipazione di circa 600 ragazzi in rappresentanza di 30 classi da 20 istituti tra Roma e provincia che hanno lavorato sul ricordo delle vittime innocenti delle mafie, per un percorso di impegno civile.
In particolare sono state approfondite le figure di Emanuela Loi (agente di scorta vittima dell'attentato di via D'Amelio), Giancarlo Siani (giornalista del Mattino ucciso dalla camorra) e Pio La Torre (ucciso da Cosa Nostra per il forte impegno nella creazione di una legge contro le associazioni a delinquere di stampo mafioso e i loro patrimoni).
Il progetto è stato sostenuto dalla Provincia di Roma e dai Municipi Roma Centro Storico, Roma VII e Roma XV Arvalia-Portuense.
Gli elaborati finali prodotti dai ragazzi sono stati presentati oggi presso il parco della Casa del Jazz, in Via di Porta Ardeatina.
"Tramite il riciclaggio di denaro sporco - ha spiegato Zingaretti rivolgendosi agli studenti - le mafie sono arrivate anche da noi, in Lazio, comprando ristoranti, negozi e terreni. Voi giovani dovete essere una generazione che non ci sta ad essere sottomessa. La libertà e' un diritto di tutti. Le mafie puntano a colpire chi non si ribella, chi ha pura e chi e' solo. Con un'azione collettiva le mafie possono essere sconfitte".
All’evento sono intervenuti, tra gli altri, don Luigi Ciotti, presidente di Libera; Orlando Corsetti, Presidente del Municipio Roma Centro Storico; Roberto Mastrantonio Presidente del Municipio Roma VII; Giovanni Paris Presidente del Municipio Roma XV Arvalia-Portuense; Francesca Rispoli, responsabile Libera Formazione; Claudia Loi, sorella di Emanuela; Paolo Siani, fratello di Giancarlo; Franco La Torre, figlio di Pio e l'attore Libero De Rienzo.
Nell'area parco sono stati allestiti stand con materiali ed elaborati prodotti nel corso del progetto.
Nel corso dell'evento sono stati inoltre premiati i vincitori della seconda edizione del Premio Pio La Torre, promosso a livello nazionale con l'obiettivo di tenere viva la memoria e i valori affermati dal sindacalista e politico siciliano ucciso nel 1982.
Per ulteriori informazioni: www.libera.it
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