18 maggio, 2011

Per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino'. Mercoledì 25 maggio premiazione delle scuole vincitrici del premio


Per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino'. Mercoledì 25 maggio premiazione delle scuole vincitrici del premio

Il prossimo 25 maggio, l’Aula Consiliare Giorgio Fregosi di Palazzo Valentini ospita la III edizione del premio “Per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” rivolto alle scuole di secondo grado di Roma e provincia.

Scopo del concorso è quello di coinvolgere gli studenti sul tema della mafia e, attraverso la conoscenza e l’approfondimento, utilizzare le forme espressive ritenute più consone per esprimere pensieri, idee, considerazioni, riflessioni sul contrasto al fenomeno e alla cultura mafiosa.

L'iniziativa, promossa dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma, in collaborazione con l'assessorato alla Politiche della Scuola, quest’anno sposta il suo centro d'attenzione al sociale, agli infortuni sul lavoro e lo fa portando in scena lo spettacolo teatrale ‘I Giorni Rubati’ che sarà proposto ai ragazzi prima della premiazione.

“Il miglior modo - dichiara Giuseppina Maturani, Presidente del Consiglio provinciale di Roma - di fare memoria di chi non c’è più è proprio quello di impegnarsi, di fare la nostra parte, di sentirci parte attiva del cambiamento”
“A 19 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio – aggiunge la Maturani – la Provincia di Roma scende in campo con le scuole per rendere omaggio a due grandi eroi dei nostri tempi, che hanno messo la loro vita al servizio della legalità e della lotta alla mafia. Per questa terza edizione del premio abbiamo deciso di proporre il teatro come strumento per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro e per far comprendere ai ragazzi come la mafia si sia infiltrata nel tessuto sociale ed economico del Paese, penetrando nell’edilizia pubblica e privata, esponendo i lavoratori ad una elevata insicurezza ed irregolarità della prestazione lavorativa”.

“Giammarco Mereu, vittima di un infortunio sul lavoro e protagonista dello spettacolo – conclude la presidente del Consiglio provinciale – mette a disposizione del pubblico la drammaticità della sua esperienza per diffondere un importante messaggio di denuncia e speranza. Una battaglia per l’affermazione del diritto alla sicurezza dei lavoratori e lotta alle mafie che vede la Provincia di Roma impegnata da tempo”.

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