11 maggio, 2011
Lavoro: Smeriglio, “disoccupazione aggredisce giovani tra 25 e 34 anni”
Lavoro: Smeriglio, “disoccupazione aggredisce giovani tra 25 e 34 anni”
Negli ultimi trent’anni il lavoro subordinato a tempo indeterminato, oltre a subire una riduzione quantitativa, ha lasciato spazio a nuove figure giuridiche a metà tra la subordinazione e l’autonomia. Al momento in Italia non è ancora disponibile uno studio completo sulla materia, anche a causa della mancanza di dati aggiornati. La ricerca presentata dall’assessorato al lavoro e formazione della Provincia di Roma, a cura di Sergio Bologna e Adrea Fumagalli, è un primo tentativo che va in questa direzione, con riferimento all’area metropolitana di Roma.
“Nella Provincia di Roma oltre il 90% delle imprese hanno meno di tre dipendenti e il lavoro autonomo si concentra per il 30% nel settore del terziario avanzato, nell’area dei servizi cognitivi immateriali alle imprese – ha sottolineato l’assessore provinciale al lavoro e formazione Massimiliano Smeriglio intervenendo alla presentazione del rapporto -Un tessuto produttivo, quello della provincia di Roma, che è fatto di piccole e piccolissime imprese, spesso a gestione familiare, o addirittura formate da una singola persona. Ma anche freelance, collaboratori e consulenti, che attualmente vivono, e in alcuni casi sopravvivono, in una zona grigia senza garanzie per il futuro. Sarebbe necessario, quindi, delineare per questa categoria di 'precari' un quadro di riferimento normativo in grado di individuare soluzioni che mettano insieme gli aspetti contrattuali e le misure di politiche attive, al fine di aiutare concretamente questi lavoratori, molti dei quali non più giovanissimi, a essere o quantomeno a diventare cittadini con dei diritti a tempo indeterminato".
Secondo gli autori della ricerca nell’area della provincia di Roma esiste un bacino di circa 320 mila lavoratori autonomi, che si dividono principalmente in lavoratori che svolgono attività artigianali e commerciali (lavoratori autonomi di I generazione) e quelli legati alle attività dell’economia della conoscenza (lavoratori autonomi di III generazione) che operano nell’editoria, media, software, design, servizi finanziari e immobiliari, ecc. Prendendo in esame gli ultimi dati disponibili del 2009, per la prima volta in un decennio scendono gli occupati di Roma e provincia. Il tasso di disoccupazione infatti ha raggiunto una percentuale mai vista prima. Sono soprattutto le alte specializzazioni, quelle maggiormente legate all’economia della conoscenza, a registrare la contrazione maggiore (-12%, ovvero 32mila posti persi tra ricercatori, professionisti, informatici, manager). Inoltre, risultano maggiormente colpiti i giovani della fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni, che passano da "atipici" a "inattivi" e che per il 72% ha laurea e master. L’unico dato positivo è quello relativo all’occupazione dei migranti, che registra 31mila posti nuovi creati nel 2009 (+18,7% sul 2008).
"E' utile sottolineare che le tipologie professionali maggiormente colpite sono quelle che più contano all’interno della composizione del lavoro dell’area romana: l’intermediazione commerciale e il lavoro della conoscenza. Le fasce di età più toccate sono giovani sotto i 34 anni con tassi di scolarizzazione elevata; poiché si tratta di condizioni professionali caratterizzate da un’elevata quota di lavoro autonomo, è lecito pensare che l’impatto della crisi su questa tipologia sia stato particolarmente marcato.
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