21 maggio, 2011
PROMEMORIA 21 maggio 1972 -La Pietà di Michelangelo viene danneggiata da un ingegnere ungherese con problemi di disordine mentale, di nome Laszlo Toth
La Pietà di Michelangelo viene danneggiata da un ingegnere ungherese con problemi di disordine mentale, di nome Laszlo Toth
La Pietà vaticana è una scultura marmorea (altezza 174 cm, larghezza 195 cm, profondità 69) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1497-1499 e conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano a Roma. Si tratta del primo, clamoroso, capolavoro dell'allora poco più che ventenne Michelangelo, considerata uno dei maggiori capolavori che l'arte occidentale abbia mai prodotto. È anche l'unica opera da lui firmata, sulla fascia a tracolla che regge il manto della Vergine: MICHEL.A[N]GELVS BONAROTVS FLORENT[INVS] FACIEBAT.
L'assalto vandalico
Il 21 maggio 1972, giorno di Pentecoste, un geologo australiano di origini ungheresi di 34 anni, Laszlo Toth – eludendo la sorveglianza – riuscì a colpire con un martello l'opera di Michelangelo per quindici volte in un tempo di pochi secondi, al grido di I Am Jesus Christ, risen from the dead! ("Io sono Gesù Cristo, risorto dalla morte!"), prima che fosse afferrato e reso inoffensivo.
La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso era stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Il restauro venne avviato quasi subito, dopo una fase di studio, e fu effettuato riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo. Fu effettuato nei vicini laboratori dei Musei Vaticani, sotto la responsabilità del direttore Deoclecio Redig de Campos e, grazie all'esistenza di numerosi calchi, fu possibile reintegrare l'opera fedelmente, senza rifacimenti arbitrari delle lacune.
L'autore dello sfregio, riconosciuto infermo di mente, fu tenuto in un manicomio italiano per un anno e poi rimpatriato in Australia. Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.
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