21 luglio, 2007
Sicurezza stradale: "Non ti bere la vita" La campagna contro alcool
Cinquantamila giovani sensibilizzati, 15mila etilometri tascabili distribuiti (in media 123 a notte), altrettanti giovani sottoposti all'alcool-test, 122 postazioni itineranti realizzate in 38 settimane tra le 21 e le 4 di notte con camper e gazebo, 8 mila bottiglie di acqua minerale
distribuite all'uscita di 29 locali tra pub, discoteche e vari luoghi di aggregazione, decine di Comuni interessati. Sono i numeri del progetto Non ti bere la vita, presentato giovedì 19 luglio a Palazzo Valentini; si tratta della la campagna promossa un anno fa dalla Provincia di Roma - in collaborazione con la società di ricerca Maieutica - per realizzare interventi di prevenzione degli incidenti nel fine settimane dovuti all'abuso di bevande alcoliche.
Un progetto che, ha spiegato il presidente della Provincia Enrico Gasbarra, "non è solo repressione, ma intende cercare un contatto con i ragazzi, spiegare loro cosa accade con il consumo di alcool, a cosa vanno incontro".
Non ti bere la vita è un modello sperimentale di prevenzione e di contrasto dei comportamenti a rischio dovuti all'assunzione di alcool e sostanze psicotrope tra i ragazzi che frequentano luoghi di aggregazione notturni, con particolare riferimento al rischio
di incidenti stradali durante il fine settimana.
In dodici mesi la campagna ha coinvolto circa 50 mila giovani, avvicinati da una 'task-force' di loro coetanei esperti in materia (psicologi soprattutto) che con camper e gazebo itineranti hanno visitato il venerdì e il sabato notte - coordinandosi con Polizia Provinciale e Municipale del posto - piazze, litorali, discoteche, pub, locali notturni, parcheggi e strade ad alto rischio di incidenti stradali.
L'azione sul campo ha previsto la misurazione del tasso alcolico con etilometro, la distribuzione di acqua minerale per favorire il recupero dallo stato di ebrezza e di un depliant informativo ma soprattutto, ha spiegato il direttore di Maieutica, Antonio De
Filippo "la comunicazione e la sensibilizzazione dei giovani in modo non paternalistico sui rischi che corrono assumendo alcool e droghe". Ed è stata proprio la cosiddetta 'peer education' (l'educazione tra pari, in questo caso di età) la chiave del successo dell'iniziativa.
Secondo le linee di tendenza che Maieutica ha rilevato con le operazioni sul campo, circa 1 ragazzo su 2 (il 44%) risulta positivo all'alcool-test e il picco più alto del tasso alcolico
corrisponde alla fascia di età tra i 18 e i 23 anni: "È un dato che presenta un quadro allarmante - ha spiegato De Filippo - perchè ci porta ad affermare che il 46% dei soggetti positivi alla prova dell'etilometro ha meno di 23 anni e che il 6% ha un'età compresa tra i 15 e i 17 anni".
Anche per questo l'attività degli operatori di Non ti bere la vita non finirà qui: "fino a dicembre - ha infatti concluso il direttore di Maieutica - distribuiremo 7 mila nuovi etilometri e realizzeremo altre 60 postazioni così da coprire, in un anno e mezzo, quasi la metà del territorio della Provincia di Roma".
"In tre anni sulla sicurezza stradale - ha ricordato Gasbarra concludendo - la Provincia ha speso 87 milioni di euro, nel 2006 22 milioni in più rispetto all'anno precedente: noi adulti
dobbiamo richiamare alla vita i giovani con il buon esempio, dimostrando che la strada della vita è più bella e interessante rispetto allo sballo".
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