19 luglio, 2007
PROMEMORIA 19 luglio 1992 - Palermo: a pochi mesi dalla strage di Capaci, viene ucciso il procuratore della Repubblica Paolo Borsellino
Paolo Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992) è stato un magistrato italiano molto attivo nella lotta contro la mafia.
La strage di via d'Amelio
Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a casa di amici, Paolo Borsellino si reca insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove vive sua madre.
Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di tritolo a bordo esplode, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo. Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista Micromega, Borsellino parlò della sua condizione di "condannato a morte". Sapeva di essere nel mirino di cosa nostra e sapeva che difficilmente la mafia si lascia scappare le sue vittime designate.
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