20 luglio, 2007
Cellulari in disarmo, accordo Comune-Ama-Vodafone per corretto recupero
Telefonino, che passione. Ma anche un problema per l'ambiente: la rincorsa all'ultimo modello è all'origine, a Roma come in tutta Italia, di un impressionante stock di cellulari in disarmo. Dove vanno a finire? In genere nel secchio della spazzatura e non è una bella cosa: si disperdono così componenti in silicio e velenosissime batterie agli idruri di nichel o al litio. Ora a Roma c'è la possibilità di smaltirli correttamente e con tutta comodità.
Grazie ad un accordo tra Comune (Assessorato all'Ambiente), Ama e Vodafone Italia i vecchi telefonini, le batterie e gli accessori potranno essere consegnati – oltre che alle isole ecologiche Ama – ai 60 negozi Vodafone One della capitale. Il materiale così raccolto verrà avviato al recupero differenziato.
L'accordo anticipa l'applicazione della legge 151, che obbliga i produttori a farsi carico delle spese di smaltimento e prevede che i negozianti ritirino gratuitamente le apparecchiature usate.
Altro punto dell'accordo, la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, nell'ambito della campagna Ama-Comune "Butta bene vivi meglio": a partire dal 24 luglio, Vodafone invierà a circa 50 mila romani (previo consenso) sms e mms sull'argomento. I messaggi saranno poi replicati a settembre e a dicembre. A corollario sarà distribuito materiale informativo sulla raccolta differenziata durante alcuni eventi dell'Estate Romana.
Dal suo canto, l'Assessorato capitolino all'Ambiente punta ad incrementare la raccolta differenziata porta a porta, che sta dando positivi risultati nelle zone dove si è iniziato a praticarla. Obiettivo, raggiungere 100 mila utenti, di cui 30 mila nei prossimi mesi.
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