29 settembre, 2007
Catasto, la materia passa al Comune. Un solo interlocutore per tutte le pratiche
A Roma il catasto si fa 'decentrato': approvata dal Consiglio Comunale la delibera che trasferisce in larga misura le competenze al Comune, in base alle linee guida del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 giugno scorso.
Il Campidoglio, dunque, prenderà gradualmente in carico tutte le pratiche catastali: presentazione e validazione dei DOCFA (Documenti Catasto Fabbricati) e PREGEO, con attribuzione delle classi e categorie catastali; correzione dei dati errati; "visure" e certificati; cambi di intestazione (sulla base di una convenzione che verrà firmata con l'Agenzia del Territorio entro i prossimi tre mesi).
Così, per le pratiche relative alla certificazione e al controllo dei dati immobiliari, cittadini e imprese d'ora in poi avranno un unico interlocutore: il Comune, che in pratica svolgerà le funzioni prima esercitate dall'Ufficio provinciale dell'Agenzia del Territorio.
Altri punti della delibera consiliare sul 'decentramento catastale': possibilità per il Campidoglio, in futuro, di associarsi con altri Comuni della Provincia per la gestione della materia; tutela di professionalità e condizioni di lavoro del personale del catasto, che nei prossimi mesi sarà distaccato al Comune.
Roma, sottolinea il Campidoglio, imbocca così la strada del federalismo catastale, della semplificazione e dell'innovazione organizzativa: l'integrazione del catasto nella macchina comunale permetterà l'unificazione e la condivisione dei dati immobiliari. E ciò consentirà di esercitare in modo più snello ed efficace le funzioni finora svolte da amministrazioni diverse.
Resta comunque assicurata l'uniformità ai criteri nazionali di funzionamento del catasto, nel rispetto delle leggi e grazie al coordinamento e al controllo dell'Agenzia del Territorio.
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